Digiuno Terapeutico
Sempre più spesso si sente parlare delle virtù che il diguino ha sul nostro organismo. In effetti ogni civiltà ha o ha
avuto nella sua cultura una forma di digiuno, a partire dalla nostra Quaresima fino al Ramadan islamico o digiuni legati a riti religiosi buddisti, induisti ma anche sciamanici (Africa) e delle popolazioni native americane, fino agli
antichi greci. Ma esattamente cosa succede durante un digiuno?
Presupposti
Il nostro organismo è una macchina che può utilizzare due tipi di carburanti: il glucosio (benzina di alta qualità e che fornisce energia “di potenza”) oppure acidi grassi (gasolio, fornisce energia “di resistenza”). Per utilizzare gli acidi grassi, la cellula utilizza un organello al suo interno che si chiama mitocondrio; il mitocondrio, a sua volta, ha bisogno di ossigeno per “bruciare” i grassi. La tempesta perfetta I ritmi di vita frenetici, gli alti livelli di stress fisico e psichico, l’alimentazione ricca di zuccheri e poco attenta alla qualità e alla varietà dei cibi utilizzati, il lungo tempo passato in ambienti chiusi, la vita tendenzialmente sedentaria, il fumo ecc… ci porta ad avere cellule poco efficienti dal punto di vista energetico. In particolare la respirazione è spempre di tipo superficiale (ci siamo dimenticati di un muscolo straordinario che si chiama diaframma!) e questo fa sì che i tessuti non siano bene ossigenati; lo stress ossidativo è sempre molto alto e i radicali liberi, che ne sono la causa, danneggiano fortemente sia i mitocondri che le membrane cellulari; gli zuccheri sempre disponibili e gli alti livelli di insulina ostacolano l’utilizzo dei grassi come fonte energetica a favore di quella degli zuccheri e aumentano l’infiammazione sistemica. Tutto questo può essere considerato alla pari di una “tempesta perfetta” il cui risultato può portare all’insorgenza di innumerevoli patologie (neurodegenerative, tumorali, metaboliche, ecc…).
Il valore del Digiuno Terapeutico
Lo scopo del Digiuno Terapeutico è quello di “azzerare” la situazione. Portando l’organismo ad abbassare in maniera importante le sue scorte di zucchero e aumentando il consumo di grassi alimentari di qualità, ri-alleniamo le cellule ad utilizzare questi come fonte energetica principale. Al contempo il Digiuno Terapeutico protratto per tre giorni è in grado di riattivare i processi di riparazione cellulare, il che ci permette di sistemare al meglio i mitocondri non ancora del tutto compromessi. Se il digiuno viene invece protratto per cinque giorni, si riattivano anche le cellule staminali dei nostri tessuti, arrivando a sostituire quelle cellule i cui mitocondri sono ormai del tutto irrecuperabili. Il campo di applicazione più interessante è sicuramente quello oncologico, in affiancamento e a sostegno delle terapie ufficiali, ma anche come prevenzione di neoformazioni. Da non sottovalutare però anche l’applicazione sul dimagrimento per sbloccare un metabolismo che non risponde più adeguatamente agli stimoli dati con la dieta.
Come si fa
Fare un Digiuno Terapeutico non significa semplicemente “Non mangio nulla per cinque giorni!” così come non vuol dire “Consumi barrette o pasti sostitutivi costruiti ad hoc!”. Si tratta di un protocollo codificato che prevede l’utilizzo di estratti di verdure, passati di verdure ma anche alimenti che costituiscono dei veri e propri integratori quali ad esempio lievito secco in scaglie, miso, alghe, semi, una miscela di olio extravergine di oliva e olio di semi di lino, il tutto combinato e organizzato in modo che la giornata alimentare risulti comunque gradevole e il più possibile gratificante.
Scritto da: Dott.ssa Cecilia Scalabrino, Biologa Nutrizionista.
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