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Glifosato e Celiachia: un binomio pericoloso

Recenti studi hanno collegato alla presenza di glifosato, una serie di disturbi e malattie che stanno diventando sempre più frequenti. Il glifosato è un diserbante non selettivo, che pare non intaccare le falde acquifere sottostanti. Tuttavia, le autorità competenti anche in Europa, hanno classificato il prodotto come cancerogeno e iniziano a intravedersi le prime iniziative, nonostante sia il diserbante maggiormente utilizzato in Italia.

Glifosato e Celiachia

Uno studio condotto dal MIT, il Massachusetts Institute of Technology, ha ricondotto la crescente incidenza della malattia celiaca all’uso massiccio del diserbante in questione. L’aumento dell’incidenza della celiachia non pare derivare da grano OGM. Secondo questo studio sarebbe più una conseguenza dell’uso del glifosato poco prima della raccolta.

Pare infatti, che il glifosato agisca in due maniere. Da un lato influisce sulla flora batterica gastro-intestinale e incide sulla funzionalità dei villi intestinali. Dall’altro, intacca le proprietà nutrizionali del grano stesso incidendo sulla crescita di erbe che aiutano a riequilibrare il terreno, impoverendolo di sali minerali e rendendo il grano stesso indigesto.

Patologie affini e collaterali

Esistono malattie o patologie alle quali i celiaci sono più soggetti, statisticamente. Un rischio maggiore di avere figli con disabilità e deficit alla nascita. Un esempio è l’anencefalia o microcefalia. La connessione il diserbante e queste patologie alla nascita sarebbe legata all’eccesso di acido retinoico. Il glifosato pare sia responsabile della distruzione dell’enzima in grado di scomporre l’acido retinoico, e questi, raggiunti certi livelli diviene tossico e fatale per l’embrione.

L’aspettativa di vita dei celiaci è più bassa dei non affetti da questa patologia. Smbra che l’incidenza di patologie tumorali su queste statistiche sia importante. In particolare il glifosato secondo questi studiosi, avrebbe un’incidenza importante sul cancro all’apparato digerente e sul linfoma di Hodgkin. In particolari per questi casi sarebbe consigliata una dieta completamente biologica, oltre che integrazioni alimentari di zolfo, assumendo aglio per esempio.

Cosa fare

Disintossicarsi dal glifosato non è facile, pare non sia possibile depurare ilc orspo na volta che è stato assunto. Una volta utilizzato sulle colture, inoltre non è più possibile lavarlo via. Nemmeno latticini e carni sono esenti dalla contaminazione. Le poche buone pratiche da tenere per far fronte a questo rischio sono:

utilizzare prodotti biologici certificati: anche quelli definiti naturali non escludono la presenza di OGM e glifosato. E’ ncessario rivolgersi al mercato del biologico o all’autoproduzione.

assicurarsi con la dieta un corretto apporto di minerali: il glifosato causa carenze. Assumerne attraverso la dieta è fondamentale, così come assumere zolfo.

L’alimentazione biologica ricca di frutta e verdura è la sola possibilità per mantenersi sani e in salute.

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