Senza glutine: una dieta per tutti?
L’assunto principale è uno: probabilmente avrete un amico, un parente, un conoscente allergico alle noccioline per esempio. Non per questo prendete in considerazione di eliminare completamente le noccioline dalla vostra dieta. Stesso discorso vale per gli alimenti senza glutine.
Il glutine non è un nemico della salute
Non esistono evidenze scientifiche che dimostrino che eliminare il glutine dalla dieta possa giovare a chi non soffre di celiachia o NCGS. Alcuni studi piuttosto sostengono che una dieta senza glutine può danneggiare la flora intestinale e il sistema immunitario. I componenti cui sono appunto sensibili gli allergici, come i FODMAP e fruttani, possono agire come probiotici. Il glutine in sé, pare possa stimolare l’attività di selezione cellulare, migliorando la capacità del nostro corpo di combattere il cancro e le infezioni virali.
Controindicazioni di una dieta gluten-free
Ironia della sorte, auto-prescriversi una dieta senza glutine può incidere sulla sensibilità al glutine stesso, con un grosso rischio di effetti collaterali anche per una semplice contaminazione incrociata.
1. Diminuisce l’apporto di fibre nella dieta
I prodotti senza glutine vengono ricavati da farine più semplici per il quale il contenuto di fibre è notevolmente ridotto. Una conseguenza immediata è quindi costipazione e gonfiore. Inoltre, mancando la componente fibrosa, ne viene danneggiato il senso di sazietà con un rischio scontato di eccedere nelle quantità.
Una soluzione è rappresentata da quei prodotti ottenuti da cereali integrali senza glutine come avena di grano intero, grano saraceno, miglio, amaranto e quinoa, che sono ricchi di fibre e proteine vegetali supplementari.
2. La dieta senza glutine è costosa
I prodotti certificati senza glutine costano di più dei loro equivalenti con il glutine. Sono prodotti di nicchia che vanno di moda e dietro c’è un notevole giro di affari.
3. Senza glutine spesso significa grasso e zucchero extra.
Per supplire alla mancanza di glutine e alle alternative che si devono cercare, i prodotti senza glutine spesso contengono più calorie e grassi – basta leggere le indicazioni sulla confezione per accorgersene. Inoltre, soprattutto i panificati, vengono lavorati con additivi chimici che suppliscono all’assenza del glutine. Non proprio una botta di salute insomma!
4. Meno vitamina B
Grani interi e grani raffinati e arricchiti forniscono le vitamine B necessarie, in particolare ferro, riboflavina, niacina, tiamina e folati. Le vitamine B servono come co-fattori importanti per il metabolismo energetico, promuovono l’integrità neurologica e la sintesi del DNA. Inoltre, i grani interi sono un’ottima fonte di fitonutrienti che svolgono importanti funzioni antiossidanti per mantenere sane le cellule del nostro corpo. Molto meglio quindi mangiare il pane integrale per esempio che quello senza glutine.
Conclusioni
In assenza di patologie comprovate escludere completamente il glutine non è consigliabile. Un’alimentazione sana ed equilibrata, che apporti tutte le componenti alimentari, basata principalmente su frutta e verdura fresca e biologica e cereali integrali, è di certo preferibile ai sostituti senza glutine.
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