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Non è che l’idea di offrire il mio prezioso deretano alla vista e al tatto di qualche medico o infermiera, mi avesse mai lontanamente sfiorato. D’altra parte non ci si pone mai certe questioni finché non diventano necessarie o impellenti. Poi un giorno leggi un articolo che noi stessi di Depurando abbiamo pubblicato qui, sui benefici e i vantaggi dell’idrocolonterapia e inizia a sorgerti una domanda stile Amleto: “Farlo o non farlo? Questo il dilemma”. Fin quando poi non ti capita materialmente l’occasione e a quesito diretto, rispondi, why not? E allora ecco la nostra esperienza con l’idrocolonterapia.

Premessa

Premetto che mi sono ben informata in precedenza su eventuali controindicazioni. Consigliamo di verificare prima con il proprio medico criticità rispetto al proprio stato di salute. E’ vero che come tutto è soggetto a una percezione individuale che dipende dalla soglia del dolore, dal pudore, dalle esperienze pregresse. Personalmente, non credo di avere una soglia del dolore alta. Anzi, ci sono situazioni per le quali sono molto impressionabile. E’ altrettanto vero che tanti anni di sport non mi hanno concesso livelli alti di pudicizia, ma in certi momenti, una seduta dall’estetista può essere più sfidante da quel punto di vista. Per quanto riguarda la zona in questione, non avevo mai subito ispezioni mediche di alcun tipo, quindi una certa preoccupazione era nell’aria.

L’esperienza

Sono stata accolta dalla Dott.ssa Carolina Iancinella, infermiera specializzata appunto in idrocoloterapia. Mi ha accompagnata nello spogliatoio dov’erano a disposizione delle ciabattine e uno slip di carta, di quelli appunto che si utilizzano nei centri estetici. Mi è stato chiesto di indossarle, mentre potevo tenere coperta la parte superiore. Una volta pronta, mi sono sdraiata e il bacino è stato coperto con un’asciugamano. A quel punto mi è stato spiegato in cosa consiste la pratica. La cannula che viene inserita ha un diametro di circa un paio di centimetri e non entra nel retto per una porzione di molto superiore. Permette il passaggio di un tubo per l’entrata e uno per l’uscita dell’acqua. Prima dell’inserimento, viene effettuata un’ispezione per facilitarne l’ingresso, che comunque avviene con l’ausilio di un lubrificante.

Il trattamento avviene tramite carichi e conseguenti scarichi di acqua, filtrata in precedenza e scaldata a temperatura del corpo. Nel mio caso, il primo carico è stato infruttuoso, perché il mio intestino piuttosto rigido, non ne voleva sapere di accogliere l’acqua per il lavaggio. Per coadiuvare il passaggio e la dilatazione, il tecnico in questione effettua un delicato massaggio della parte addominale. Lo scopo è di fare giungere l’acqua fino al ceco di modo che avvenga un lavaggio completo di tutto il tratto. Personalmente non ho provato dolore, un leggero fastidio al momento di massima dilatazione che comunque è sparita immediatamente al momento dello scarico. Fondamentale è comunicare con chi effettua l’idrocolonterapia perché le sensazioni sono chiaramente soggettive e non rilevabili a livello di macchina.

Cosa mi porto a casa

Fin dall’antichità si ritiene che nell’addome risieda il nostro secondo cervello. Alcune delle più avanzate civiltà antiche si sono interessate della salute dell’intestino: nella Medicina Tradizionale Cinese il colon viene considerato lo scrigno dei desideri irrealizzati; in Egitto si riteneva che la purificazione spirituale dovesse passare attraverso il lavaggio del colon – pratica altamente consigliata anche dallo stesso Ippocrate; in India l’idrocolonterapia è effettuata da secoli, seppur con una strumentistica differente.

Innanzitutto dopo aver visto tutto quello che è uscito (bleah) mi sento chiaramente più pulita! Ma non solo. L’analisi sul mio intestino, se fatta in maniera più organica e integrata, ha fatto emergere qualche questione da approfondire. Andando a ritroso, è chiaro che da piccolissimi l’attività intestinale è un importante mezzo di comunicazione con l’esterno, e qualsiasi trauma può incidere anche sui tempi a venire. La mia blanda e asintomatica stitichezza è, con molta probabilità, l’espressione di una interiorizzata necessità di controllo su me stessa e sull’esterno.

Mi è stato consigliato di effettuare altre due terapie a distanza di 15/20 giorni, prendere fibre e probiotici di qualità, per risvegliare un’attività un po’ sopita.

Il lavaggio del colon come terapia per mantenere in salute il proprio intestino e prevenire le malattie

Siamo tempestati ogni giorno da informazioni su quanto sia importante ciò che mangiamo, ma altrettanto importante è l’ambiente in cui questo cibo viene metabolizzato, e anche l’eliminazione di ciò che non occorre più, dei prodotti di scarto. Queste funzioni sono svolte dal nostro apparato digestivo, in particolar modo dall’intestino. Pensate a cosa succede a dell’acqua di fonte quando viene introdotta in un vaso sporco…anche l’acqua più pura e limpida viene contaminata! Questo è quello che accade anche all’interno del nostro corpo: possiamo introdurre il cibo più buono e puro del mondo, ma se il nostro intestino è in condizioni pessime, se soffriamo di disbiosi intestinale, se abbiamo accumuli di feci o muco e se sono presenti processi fermentativi e putrefattivi, anche il cibo migliore faticherà a darci il giusto nutrimento.

La disbiosi, cioè l’alterazione della flora batterica intestinale, qualitativamente e quantitativamente, si può manifestare sotto questi aspetti:

  1. Disbiosi lieve, cioè alterazioni della flora intestinale con coinvolgimento degli organi dell’apparato gastroenterico (colite, gonfiore, flatulenza, stipsi…)
  2. Disbiosi media, alterazione della flora intestinale con coinvolgimento degli organi dell’apparato gastroenterico, urogenitale, respiratorio (cistiti e candide ricorrenti, faringiti, otiti, allergie…)
  3. Disbiosi grave, alterazione della flora intestinale in forma grave, con semina linfogena di tossine a carico di tutti gli organi (qua si hanno manifestazioni sistemiche, fino ad arrivare anche a patologie autoimmuni, neurologiche, degenerative, tumorali)

La disbiosi è causata da diversi fattori: cattiva masticazione; intolleranze alimentari; cibi impoveriti dal punto di vista nutrizionale e derivati da lavorazioni industriali; errate combinazioni alimentari; mangiare troppo e in momenti sbagliati; l’uso non corretto dei farmaci, soprattutto antibiotici e cortisonici, nonché l’abuso di lassativi; l’inquinamento ambientale, ma anche mentale (preoccupazioni, dispiaceri, emozioni negative); lo stress.

L’intestino è un organo importantissimo, in esso è rappresentato circa il 70 % del nostro sistema immunitario, e questo ci fa capire perché quando ne viene alterato l ‘equilibrio possano manifestarsi patologie anche importanti. Per cui è fondamentale preoccuparci oltre che di ciò che mangiamo anche dello stato di salute e di benessere dei nostri organi interni, e in primis dell’intestino.

Esiste una terapia ancora poco conosciuta che apporta grandi benefici all’intestino e quindi al mantenimento della salute, fondamentale in un percorso non solo di benessere, ma anche di prevenzione: l’IDROCOLONTERAPIA.

Il lavaggio dell’intestino ha origini antichissime: la prima descrizione è nel documento egizio d’Ebers Papyrus del 1500 a.C., ma se ne parla anche in antichi testi indiani tra le innumerevoli tecniche di pulizia assolutamente necessarie da chi pratica l’Hata Yoga, e serviva per purificare il corpo e mantenerlo sano e forte sia in questo particolare cammino ascetico come nella vita d’ogni giorno. Questi straordinari fisiologi sapevano, infatti, che praticamente qualunque malattia poteva svilupparsi da un cattivo funzionamento dell’intestino. Anche ai giorni nostri ogni programma efficace di recupero della salute e di disintossicazione dovrebbe cominciare necessariamente e primariamente dalla pulizia dell’intestino, soprattutto nelle patologie croniche.  Il vero segreto dello stare bene è mantenere gli organi deputati all’eliminazione delle tossine efficienti.

La malattia, infatti, nasce dalla tossiemia, cioè da uno stato di intossicazione del corpo che porta a uno stato infiammatorio cronico da cui poi originano tutte le malattie, che avranno nomi diversi a seconda di quale organo viene colpito e con quale intensità.  Se il sistema fognario di una città funziona bene, essa rimane in ordine, l’aria è pulita, le strade sono pulite e le persone stanno bene. Se a un certo punto le fogne si ostruiscono e iniziano a riversare per le strade e all’aria aperta tutto il materiale di scarto cosa succede? L’aria diventa fetida, le strade sporche, i batteri si propagano ovunque e nella città giunge pestilenza e malattia.

Il colon è il sistema fognario dell’organismo umano e, alla stessa stregua delle fogne cittadine, se si lascia ristagnare il materiale di scarto, cominceranno i processi di putrefazione che invieranno tossine all’interno del circolo sanguigno e quindi a tutte le cellule del corpo, intossicandole. Ne consegue un lento ma progressivo avvelenamento oltre che delle cellule del corpo anche quelle del cervello e quindi anche del sistema nervoso, rendendo la persona irritabile e/o stanca e quindi mentalmente eccitata e/o depressa, provocando uno stato di malessere globale. Il sistema digerente inizia a funzionare meno bene, con conseguente tendenza al gonfiore addominale, fenomeni di flatulenza, alito cattivo, lingua ricoperta da una patina bianca, acne, pelle opaca e poco tonica, feci non conformi. In breve, ogni organo può venirne intossicato, dando via libera alle malattie e anche all’invecchiamento precoce.

Una cattiva eliminazione può portare a molte condizioni croniche, che possono essere alleviate dall’idrocolon: costipazione, diarrea, mal di testa, cistiti, vaginiti ricorrenti, candida, prostatiti, emorroidi, problemi di pelle, asma, allergie, stanchezza cronica, fibromialgia. L’idrocolon migliora lo stato di idratazione: l’acqua assorbita nel corso della seduta ripulisce i tessuti a livello cellulare e rimuove le tossine, stimolando la loro eliminazione anche a livello delle altre vie emuntoriali, cioè pelle, reni, fegato, sistema linfatico. L’immissione alternata di acqua calda e fredda stimola il rilassamento e la contrazione della muscolatura colica, facilitando la peristalsi e migliorando una eventuale atonia del colon, eseguendo una vera e propria “rieducazione” intestinale, utile nella stipsi cronica. Per le donne incinte è di grande aiuto fino al quarto mese di gravidanza e dopo il parto. Essenziale, per il suo effetto di pulizia profonda, durante un digiuno terapeutico, cure disintossicanti, diete e coadiuva la perdita di peso.

Lo stimolo alla purificazione persiste anche nei giorni successivi al trattamento. Proprio per questo motivo è fondamentale che il paziente arrivi preparato all’esecuzione del ciclo di idrocolonterapia, facendo prima una accurata visita medica in cui si imposti un adeguato regime alimentare pre-trattamento e si consigli dei rimedi fito-omeopatici che stimolino il miglioramento delle funzionalità epatiche e renali, gli organi cioè che dovranno supportare l’eliminazione tossiemica. Senza una accurata preparazione, se il corpo è già stressato e fa fatica ad eliminare le tossine – motivo per cui compaiono i problemi fisici – si rischia durante le sedute di smuovere troppe tossine che non vengono smaltite efficacemente e che pertanto verranno, dopo essere state smosse, depositate in altre parti del corpo. Per poi dare problemi in un successivo momento. Questo è importantissimo da tenere presente soprattutto se si è in presenza di una patologia cronica o grave.

L’idrocolonterapia è straordinariamente utile in diverse patologie molto diffuse oggi.  Molto più efficace di un semplice lavaggio, pulisce interamente il colon permettendo la mobilitazione delle materie fecali che ristagnano nelle villosità intestinali, anche da parecchi anni che, a causa del prolungato ristagno, assumono una consistenza simile a quella della gomma di uno pneumatico, e che divengono fonte di intossicazione interna. L’irrigazione prolungata e ripetuta permette il loro ammorbidimento e la loro conseguente eliminazione con benefici notevoli e non di rado la scomparsa completa di molti disturbi. E’ più efficace di un clistere, perché viene trattato l’intero colon.  Migliora la risposta a terapie dietetiche, omeopatiche, erboristiche e migliora l’assorbimento dei nutrienti, cosa che spesso si riflette nella scomparsa di carenze nutrizionali.  Tutti gli organi ricevono un enorme aiuto da un lavaggio intestinale: il sangue diviene più pulito ed ossigenato e tutto il corpo ne beneficia!

Ma in cosa consiste esattamente?  L’intestino viene pulito con un metodo dolce e indolore, senza l’utilizzo di medicinali o sostanze chimiche. La persona è comodamente sdraiata supina sul lettino. Si inserisce una piccola cannula a livello rettale e si inizia a far fluire acqua all’interno dell’intestino. La cannula è fornita di due tubi, uno per l’entrata dell’acqua e l’altro per asportare il materiale fecale e l’acqua usata. L’operatore effettua delle irrigazioni successive a temperatura e pressione preregolate e stabili. Durante la seduta si possono modificare tali parametri (pressione e temperatura) allo scopo di ottenere un miglior effetto e personalizzare la terapia. Durante la seduta viene eseguito un massaggio dell’addome che favorisce la frammentazione e lo scollamento dei materiali fecali e stimola la peristalsi. Il paziente può vedere passare, attraverso un tubo trasparente e isolato, gli scarti e le tossine che escono dal suo intestino.

L’idrocolonterapia non dà assuefazione, come i lassativi, rafforza il tono muscolare del colon eseguendo una sorta di riabilitazione intestinale, efficacissima, come già scritto sopra, nei casi di stipsi.  L’unica assuefazione che può dare è il profondo senso di benessere e di leggerezza fisica e mentale che lascia alla fine della seduta, dopo aver diminuito l’intossicazione e l’infiammazione generale del corpo. La maggior parte delle persone evidenzia da subito un miglioramento della chiarezza mentale.  Fin dai primi giorni migliorano stanchezza, gonfiori, costipazione e problemi di pelle.  A lungo termine viene diminuito il rischio di malattie intestinali, autoimmuni, degenerative, e viene migliorato l’assorbimento

E’ una terapia sia curativa, ma anche di PREVENZIONE, per TUTTI e soprattutto per chi ha avuto casi di tumore in famiglia, non solo a livello intestinale. Infatti i più recenti studi sul microbiota intestinale, mostrano come l’alterazione della flora batterica intestinale, la disbiosi, sia il primum movens della maggior parte delle patologie. Essa altera i sistemi di detossificazione intestinale, con produzione di sostanze tossiche, alterazioni immunitarie e sviluppo di flora patogena che porta a disturbi a livello intestinale e poi diffusi in tutto il corpo, fino a patologie gravi come quelle autoimmuni (sclerosi multipla, artriti, fibromialgia…) e tumorali. Patologie in netto aumento e diffusione negli ultimi cinquanta anni, proprio da quando abbiamo iniziato a sovvertire equilibri alimentari millenari, con ripercussioni che non tutti hanno forse ancora compreso sullo stato dei nostri intestini e di riflesso sul nostro sistema immunitario e quindi sulla nostra salute. Introduciamo nel nostro corpo cibo lavorato, industrializzato, precotto, sterilizzato, irradiato, pieno di conservanti, coloranti di sintesi, e anche quando ci rivolgiamo al biologico non possiamo pensare di poter scampare all’inquinamento ambientale che ormai tutto permea.  Le nostre abitudini sono state radicalmente trasformate, e dobbiamo correre ai ripari. E oltre a una scelta alimentare il più possibile a base vegetale e biologica o ancor meglio biodinamica, l’idrocolonterapia si propone come un’ottima arma per poter fare ciclicamente dei reset, eliminando accumuli fecali e flora batterica patogena.

Dall’idrocolonterapia può trarre vantaggio chiunque.  Anche persone che si nutrono in maniera sana ed evacuano regolarmente possono essere intossicate e soffrire di disbiosi. Di solito occorrono tra le quattro e le otto sedute ravvicinate a distanza di una massimo due settimane l’una dall’altra per trattare un intestino disbiotico. Un problema instauratosi in anni ovviamente non può essere eliminato con una o due irrigazioni. Dopo di che si può consigliare un follow up personalizzato che può andare da 1 seduta al mese a un ciclo di 3-4 sedute 1 o 2 volte all’anno a seconda dei casi. Per cosa è indicato il lavaggio intestinale?

  • Stitichezza, diarrea, meteorismo , colite
  • Senso di pienezza, gastriti,  afte, malattie micotiche
  • Infezioni frequenti
  • Malattie autoimmunitarie
  • Cistiti e vaginiti ricorrenti, prostatiti
  • Candida
  • Eczemi, acne, psoriasi, dermatiti
  • Malattie reumatiche, artrosi
  • Vertigini, disturbi della memoria e della concentrazione
  • Emicranie, mal di testa
  • Malattie del metabolismo come gotta, diabete, ipercolesterolemia, sovrappeso, obesità
  • Malattie cardiocircolatorie (come ipotensione e ipertensione), malattie delle coronarie.
  • Depressione, ansia
  • Gonfiore addominale, fermentazione intestinale
  • Allergie respiratorie, oculorinite allergica, asma allergica
  • Coadiuvante nella disintossicazione da farmaci, da chemioterapia
  • Rinforzo del sistema immunitario

L’idrocolonterapia è di aiuto in QUALSIASI PROBLEMA DI SALUTE.

Col lavaggio della parte dell’intestino che dall’ampolla rettale risale al cieco, dove cioè si depositano le scorie e in conseguenza si possono verificare i problemi, s’interrompono i meccanismi responsabili dell’intossicazione, mentre la ricostituzione immediata di una flora batterica benefica, ripristina condizioni di normalità ambientale. Lo scopo è quello di far vivere una vita diversa all’intestino, al suo contenuto e all’intero sistema digerente, e soprattutto dare salute e serenità alla persona. La nuova vita che si dà all’intestino, si riflette infatti anche su tutta la sfera psicoemotiva della persona.

Alcune patologie psichiatriche, alcune forme di depressione, si associano a determinate presenze batteriche intestinali. Per cui cambiando queste popolazioni microbiche si ha anche un miglioramento su molte patologie psichiatriche e neurologiche, cosa che si può osservare molto nettamente con i bambini affetti da autismo. Se cambia il substrato fisico, anche quello emotivo subisce una trasformazione: le molecole che formano il linguaggio delle emozioni sono neurotrasmettitori, citochine, ormoni, secrezioni endocrine che sono anche quelle che gestiscono l’infiammazione e la disintossicazione del corpo. Lo scopo dell’idrocolonterapia diventa quindi quello di migliorare lo stato di salute della persona, facendo un reset su cui adottare uno stile di vita e alimentare che aiuti il mantenimento dei risultati (non si può infatti pensare di riprendere le vecchie abitudini una volta risolto il problema, se proprio queste abitudini ne sono state la causa).

CONSIGLI: l’idrocolonterapia non è LA terapia, ma deve essere inserita e valutata da un Medico nell’ambito di un PERCORSO che tenga conto delle problematiche del paziente.  Non vi è vera guarigione senza la rimozione delle cause a monte.

Scritto da: Dott.ssa Federica Giacosa Medico Chirurgo esperta in Medicina Integrata